In seguito ad un articolo apparso sul Corriere Adriatico in merito ad un piano di investimenti da 26 milioni di euro da realizzarsi per il potenziamento e miglioramento di alcune tratte ferroviarie delle Marche, ho chiesto chiarimenti circa la destinazione della linea ferroviaria Fabriano – Sassoferrato – Pergola (non menzionata in suddetto piano) e della sua possibile conversione in pista polifunzionale.
Signor Sindaco, da un’articolo dal titolo “Ferrovia scattano i maxi appalti. Lavori per 26 milioni sui binari” apparso su carta stampata, precisamente sul quotidiano Corriere Adriatico in data domenica 19 aprile, vengono elencati gli investimenti sulle tratte con l’Umbria e i collegamenti da Fabriano per Civitanova e Macerata.
Non viene menzionata la tratta ferroviaria Fabriano – Sassoferrato – Pergola che attualmente versa in condizioni di abbandono.
Ricordo che la tratta al momento è sospesa in attesa di trovare una nuova destinazione di utilizzo.
Giustamente si parla di investimenti da attuarsi al termine del buio periodo che stiamo vivendo.
Il mondo che avremo sarà completamente diverso, si dovrà parlare di sostenibilità e di una nuova forma di mobilità.
La bicicletta da molte importanti associazioni, come Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) e Legambiente, è considerata come il mezzo di trasporto ideale per il periodo attuale e sarà sempre più centrale nella nostra vita.
Molte città stanno ripensando il sistema di mobilità interna in questa ottica come risposta attuale all’emergenza Coronavirus e per il prossimo futuro al fine di migliorare la qualità della vita delle persone e per dare impulso e slancio economico.
Visto il mio intervento del 25/11/2019 in cui chiedevo chiarimenti in merito alla ex tratta ferroviaria Fabriano-Pergola-Sassoferrato, faccio questo ulteriore intervento al fine di informare su quanto letto e sono a chiedere di prendere una posizione visti i nuovi sviluppi.
Lei cosa vuole fare della struttura?
Il mio augurio è che sia convertita in pista polifunzionale per evitare che rimanga un’opera inutilizzata e che allo stesso tempo continui a gravare con costi sui cittadini.
La pista polifunzionale potrà fungere da volano di sviluppo economico per il nostro territorio.
Alla fine di questo periodo dovremmo iniziare a costruire il nostro modello economico locale e iniziare a progettare una serie di strutture senza le quali saremo esclusi da opportunità commerciali.
Grazie